Le opere in progetto si collocano nell’area del Campo Geotermico di Torre Alfina, scoperto da Enel negli anni ’70. In particolare il permesso di ricerca “Castel Giorgio – Torre Alfina”, per la parte ricadente nel territorio della Regione Umbria, interessa l’area già relativa alla Concessione mineraria per la coltivazione di fluidi geotermici denominata “Torre Alfina”.
La Concessione mineraria di cui sopra aveva scadenza nel 2013, ma con Determinazione del Direttore del Dipartimento di competenza n. 3243 del 29 dicembre 2007, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, n. 3 – Parte prima, del 21/01/2008, l’area della concessione viene ridotta da 58,63 km2 a 9,84 km2, ricadenti interamente nel territorio della Regione Lazio, e la Concessione mineraria per fluidi geotermici viene trasformata in Concessione mineraria per anidride carbonica e accordata per 10 anni alla Società Enel Produzione S.p.A.
2010
11 febbraio – Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche (D. lgs. n. 22 11/2/2010).
2011
3 marzo – Decreto Legislativo n. 28 / 2011, di attuazione della Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, tra le cui finalità è “la sperimentazione , su tutto il territorio nazionale, di impianti pilota con reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di provenienza, e comunque di emissioni nulle”.
19 luglio – Pubblicazione Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse LV-l0: la società ITW&LKW GEOTERMIA ITALIA S.p.A. chiede alla Commissione CIRM del Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi del D.Lgs. n. 28 del 03/03/2011, il rilascio del permesso di ricerca risorse geotermiche finalizzato alla sperimentazione di impianti pilota denominati “CASTEL GIORGIO – TORRE ALFINA”, ricadente nelle province di Temi e Viterbo, per la realizzazione di due impianti pilota denominati “CASTEL GIORGIO” (comune di Castel Giorgio) e “TORRE ALFINA” (comune di Acquapendente).
2012
13 marzo – Il programma lavori associato alla richiesta di Permesso è esaminato dalla Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM) del Ministero per lo Sviluppo economico che ha espresso parere favorevole.
Luglio – Le associazioni, allertate da un cittadino, scoprono che tutt’attorno al Lago sono state presentate richieste per nuovi permessi di ricerca di risorse geotermiche (vedi qui).
3 ottobre 2012 – Entra in vigore la deliberazione della Giunta Regionale del 18 settembre 2012, n. 1111: “Aggiornamento della classificazione sismica del territorio regionale dell’Umbria.” Nella carta della pericolosità sismica, i comuni di Castel Viscardo e Castel Giorgio passano da “zona 2” a “zona 3” di minore rischio sismico. I comuni confinanti laziali rimangono in “zona 2”.
20 novembre – Presentazione dell’istanza per l’avvio della procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) presso il competente ufficio della Regione Umbria.
2013
27 febbraio – In seguito alla Conferenza di VIA del 5 febbraio 2013, vengono richieste e presentate delle integrazioni.
7 luglio – Consegnato al ministro dell’ambiente Andrea Orlando un documento condiviso dai sindaci di Orvieto, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Allerona, Acquapendente e Montefiascone è Bolsena, dove si chiede “di porre come priorità la salvaguardia della salute delle popolazioni e la tutela dell’integrità del territorio e delle sue preziose risorse naturali, e quindi di impedire il rilascio di permessi di sfruttamento delle risorse geotermiche”.
21 agosto – Entra in vigore il Decreto Fare (D. Lgs. 21/06/2013, n. 69, convertito con la Legge 9 agosto 2013 n. 98). Grazie all’intervento notturno (il 17 luglio ore 2:55) di un lobbista siciliano, l’onorevole Abrignani, sottrae impianti pilota geotermici alle valutazioni regionali affidando la valutazione dell’impatto ambientale agli organi statali, più aperti agli argomenti delle imprese e lontani dal dissenso locale. Lo stesso decreto esenta questi impianti dal rispetto della “Direttiva Seveso” (norma europea tesa alla prevenzione ed al controllo dei rischi di accadimento di incidenti rilevanti).
28 agosto 2013 – La società ITW&LKW comunica la rinuncia alla procedura di VIA, a seguito dell’emanazione del Decreto del Fare (D.L. 21/06/2013, n. 69), convertito con la Legge 9 agosto 2013 n. 98, che stabilisce che gli impianti pilota geotermici sono di competenza statale.
27 settembre – Redazione dello Studio di impatto ambientale (SIA) del nuovo progetto in parte modificato rispetto a quello presentato presso la Regione Umbria (vedi qui per tutta la documentazione).
4 ottobre – La ITW&LKW ripresenta l’istanza di VIA al Ministero dell’Ambiente.
26 ottobre – Convegno a Bolsena: Problematiche indotte dallo sfruttamento delle risorse geotermiche. Convegno organizzato dalla Provincia di Viterbo e il Comune di Bolsena in collaborazione con le associazioni ambientaliste e comitati di cittadini dell’Orvietano, della Tuscia viterbese e del Lago di Bolsena. Vedi qui per un riassunto delle relazioni.
6 novembre – Avvio dell’istruttoria tecnica.
20 dicembre –Termine della presentazione Osservazioni del Pubblico.
2014
26 marzo – Richiesta di Integrazioni sul progetto ripubblicato.
14 maggio – Ricezione delle Integrazioni relative al progetto ripubblicato.
15 maggio – Convegno a Montefiascone: Lago di Bolsena: un lago da bere [?] – pianificare il futuro. Vedi qui per un riassunto delle relazioni.
8 luglio – Termine della presentazione delle Osservazioni del Pubblico: comuni, associazioni e privati presentano numerose osservazioni fondate.
28 agosto – Convegno a Montefiascone: Geotermia – Arsenico e Terremoti. Vedi qui per un riassunto.
31 ottobre – Nella sessione plenaria n. 29 il CTVIA esprime parere positivo sul Piano di utilizzo. Il Prof. Borgia (unico esperto di geotermia del CT) mette agli atti la sua opposizione documentata al parere dove illustra chiaramenti tutte le criticità e insufficienze del progetto.
2015
5 marzo – Determinazione direttoriale sul Piano di utilizzo.
3 aprile – Con D.M. n. 59, il MATTM di concerto con il MIBACT, emana il provvedimento di compatibilità ambientale, con prescrizioni, ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. relativamente all’impianto pilota geotermico “Castel Giorgio”.
18 giugno – Ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio di alcuni comuni e della provincia di Viterbo contro il MATTM, il MIBAC, il MISE, le Regioni Umbria e Lazio e la ITW&LKW, per annullamento del procedimento di VIA.
8 settembre – Conferenza di servizi riguardo all’istanza di permesso dove diversi comuni esprimono parere contrario al progetto.
11 ottobre – Iniziano le manifestazioni contro la geotermia sull’Altopiano dell’Alfina (vedi album foto).
2016
15 febbraio – La Seconda Commissione consiliare dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Eros Brega, dice NO agli impianti geotermici sulla piana dell’Alfina.
22 marzo – Il Consiglio della Regione Umbria, con 11 voti favorevoli e 6 astenuti, approva la risoluzione della Seconda Commissione. Spetta alla Giunta Regionale la decisione finale.
30 maggio-2 giugno – Terremoto a Castel Giorgio. La scossa più forte dello sciame sismico, del 30 maggio ore 22:24, è di magnitudo 4,1. Lievi danni a edifici; scuole chiuse. Madre Terra ammonisce.
25 novembre – Pubblicata la graduatorio del GSE, che esclude l’impianto pilota di Castel Giorgio dall’accesso agli incentivi.
2018
8 aprile – Il TAR dell’Umbria attribuisce al Ministero dello Sviluppo economico (MISE) l’autorità di decidere entro 45 giorni (con scadenza il 23 maggio 2018) se consentire o meno la realizzazione dell’impianto a Castel Giorgio. La normativa dispone che la Regione Umbria, per competenza territoriale, debba esprimersi in merito: può dare il suo consenso finale (“l’intesa”) per rendere attiva l’autorizzazione rilasciata dal MISE, oppure può negarlo. Da due anni la Giunta Regionale dell’Umbria non riesce a decidere di negare l’intesa, come richiesto da numerosi comuni e dallo stesso Consiglio regionale dell’Umbria.
24 maggio – Prima riunione di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per decidere le sorti dell’impianto geotermico di Castel Giorgio in Umbria.
25 giugno – Seconda riunione di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
10 settembre – Terza riunione di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si conclude la fase istruttoria. Durante la riunione del 10 settembre, la Regione Umbria ribadisce la propria posizione contraria, dichiarando che non intende rendere l’intesa alla realizzazione dell’impianto.
16 ottobre – La Direzione regionale delle Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti, Area Qualità dell’Ambiente, comunica (vedi qui) al tavolo del coordinamento istruttorio presso il Consiglio dei ministri, che “non è possibile escludere impatti negativi… del progetto… sulle zone di prelievo di acqua potabile all’interno del bacini del Lago di Bolsena”.
28 novembre – Il Consiglio dei Ministri sospende ogni decisione “per acquisire ulteriori approfondimenti diretti, in particolare, a verificare la possibilità di svolgere una nuova VIA sul progetto, che tenga conto degli eventi sismici del 2016, non considerati nel provvedimento di VIA, in quanto rilasciato nel 2015”.
2019
31 maggio – La CTVIA (Commissione Tecnica VIA/VAS) stabilisce che “il parere n. 1641 del 31/10/2014 relativo all’impianto geotermico di Castel Giorgio emanato con decreto VIA positivo n. 59 del 03/4/2015 non richiede nessuna ulteriore analisi e resta pertanto confermato in tutti i suoi aspetti”.
5 luglio – Su sollecitazione del Capo di Gabinetto del MATTM a seguito della sentenza n. 7573 dell’11 giugno 2019 del TAR del Lazio, la CTVIA con il parere tecnico n. 3062 conferma “quanto espresso nel parere n. 3025 del 31 maggio 2019”.
31 luglio – Il Consiglio dei Ministri consente “la prosecuzione del procedimento di realizzazione dell’impianto”.
31 ottobre – Presentati 4 ricorsi contro la decisione del Consiglio dei Ministri: dalle Regioni Umbria e Lazio, dai Comuni e dalle Associazioni e Privati (vedi la pagina “Ricorsi al TAR).
Dicembre 2019 – Si crea il “Comitato Geotermia” che unisce 30 comuni del comprensorio interessati da progetti geotermici.
30 dicembre – Il TAR Lazio accoglie parzialmente il ricorso dell’ITW&LKW contro la decisione del GSE del 25/11/2016, attribuendo all’impianto di Castel Giorgio l’accesso agli incentivi, ma solo per 1/40 dell’energia elettrica prodotta.
2020
16 marzo – Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha decretato il rilascio alla società ITW&LKW Geotermia s.p.a. del permesso di ricerca di risorse geotermiche denominato “Castel Giorgio”.
31 marzo – Il giorno stesso della pubblicazione del decreto, l’ITW&LKW presenta la Segnalazione Certificata di Inizio Attività al Comune di Castel Giorgio. Il Comune risponde con una nota di “Divieto di prosecuzione dell’attività con contestuale richiesta di integrazione documentale”.
23 aprile – L’ITW&LKW ritira di fatto la SCIA, spiegando che il suo scopo era stato soltanto di informare il Comune dell’avvio della fase preliminare di ogni opera, cioé di un periodo di minimo un anno di tutti i monitoraggi prescritti nel Decreto VIA.
Dal 10 al 25 maggio – Sciame sismico nei Comuni di Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo e Bolsena, con oltre 70 scosse con magnitudo massima di M=2,6, anche a bassa profondità di solo 4 km.
13 maggio – I sindaci uniti nel “Comitato Geotermia” si rivolgono alla Protezione Civile Nazionale con lo scopo di “denunciare il rischio di innesco e induzione sismica” da attività geotermiche nel comprensorio del Graben Siena-Radicofani-Cimino (vedi qui).
3 luglio – La Protezione Civile Nazionale risponde in maniera evasiva e imprecisa alle lettere del 13 maggio.
14 ottobre – Presso il TAR Lazio prima udienza sui ricorsi dei comuni. Accolte le richieste di fissare a breve la discussione dei ricorsi, e di unire i ricorsi delle Regioni, dei comuni e delle associazioni e privati.
24 novembre – I 30 sindaci del Comitato Geotermia, nella loro lettera di risposta, smentiscono punto per punto le affermazioni della Protezione Civile e la sollecitano di “mettere in atto ogni possibile intervento di prevenzione dei rischi e pericoli” legati alla realizzazione e all’operazione delle centrali binarie progettati nei loro territori (vedi qui).
2021
8 febbraio – La sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine al progetto pilota geotermico di Torre Alfina (vedi qui).
16 febbraio – Pubblicata la sentenza del TAR Lazio con cui dichiara non valida la decisione del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2019.
7 aprile – L’ITW&LKW presenta ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del 16 febbraio.
23 aprile – Il MITE proroga i termini di validità del decreto VIA del 3 aprile 2015, dopo il parere positivo della Commissione VIA e VAS e il parere positivo del MATTM.
20 agosto – Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del TAR Lazio del 30/12/2019 e nega gli incentivi all’impianto di Castel Giorgio.
16 settembre – Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del TAR e permette la realizzazione dell’impianto di Castel Giorgio.
7 ottobre – La sentenza del Consiglio di Stato è pubblicata.
La cittadinanza, le regioni e l’avvocato Greco riflettono sull’opportunità di ricorrere contro questa sentenza.
2022
Gennaio 2022 – Si rinuncia alla richiesta di invalidare la sentenza del Consiglio di Stato e si stabilisce un piano di opposizione alla realizzazione dell’impianto (vedi qui).
15 febbraio – Richiesta di accesso agli atti alla Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale per sapere se ha rilasciato il nulla osta per la realizzazione dei pozzi di produzione e reinizione richiesto dal decreto di compatibilità ambientale del 3 aprile 2015, e per informare l’Autorità di Bacino sui rischi per gli acquiferi superficiali derivanti dall’impianto.
28 febbraio – Richiesta di accesso agli atti alla Direzione Generale Infrastrutture e Sicurezza dei Sistemi Energetici e Geominerari (DGISSEG) per sapere se gli adempimenti richiesti dal decreto di rilascio del permesso di ricerca del 16 marzo 2020 riguardo a numerose prescrizioni sono stati soddisfatti, di conoscere eventuali dettagli circa tali adempiementi e di mettere a conoscenza la DGISSEG circa la necessità di valutare attentamente l’importanza di tali prescrizioni.
7 aprile – Il Comune di Bolsena chiede alla Protezione Civile, a nome di tutti i comuni compresi nel Comitato Geotermia, sollecita una risposta alla loro lettera del 26 novembre 2020, e richiede la sospensiva di qualsiasi procedura autorizzativa in merito alla realizzazione delle centrali geotermoelettriche binarie nel comprensorio del Graben Siena-Radicofani-Cimino alla luce di recenti evidenze scientifiche circa il rischio di un sisma distruttivo transregionale.
17 giugno – Il Consiglio di Stato dichiara inammissibile il ricorso dell’ITW&LKW contro la sentenza del 20/08/2021, negando definitivamente all’ITW l’accesso agli incentivi.