Attenti agli alieni nel lago!
I laghi del mondo devono far fronte a una nuova minaccia. È la cozza Quagga, piccola ma molto invasiva. (altro…)
I laghi del mondo devono far fronte a una nuova minaccia. È la cozza Quagga, piccola ma molto invasiva. (altro…)
L’eutrofizzazione è un processo che determina il degrado di un ecosistema acquatico. È causata dalla sovrabbondanza di sostanze nutrienti nelle sue acque.
La grande disponibilità di nutrienti porta a un aumento della produzione di biomassa sotto forma di alghe e, di seguito, di biomassa degli animali che di queste si cibano.
Con l’aumentare della biomassa viva, cresce anche la biomassa morta costituita dalle spoglie vegetali e animali che cadono verso i fondali.
Queste spoglie vengono dapprima decomposte da microrganismi che vivono in ambienti in presenza di ossigeno; poiché il processo di decomposizione consuma ossigeno, le acque profonde s’impoveriscono di ossigeno fin alla sua assenza completa.
In queste condizioni, altre specie di microrganismi continuano la decomposizione, che diventa un processo di putrefazione e fermentazione con liberazione di sostanze tossiche.
Lo stato naturale del lago di Bolsena è quello chiamato “oligotrofo”, cioè con basso contenuto di nutrienti. È lo stato del “lago da bere” di cento anni fa, caratterizzato da acque chiare, ben ossigenate e sane. In queste acque crescono fitoplancton e zooplancton in modesta quantità, ma di grande biodiversità. Il lago è popolato da molte specie pregiate di pesci.
Da alcuni anni nel lago di Bolsena si è avviato il processo di eutrofizzazione. Attualmente lo stato ecologico del lago è “mesotrofo”, cioè in una condizione intermedia; evolve rapidamente verso l’eutrofia, se non saranno adottate adeguate misure per invertire il processo.
Nella seconda metà del secolo scorso è iniziato l’inquinamento del lago con nutrienti che provengono dalle acque fognarie e dalle attività agricole. Negli anni ’90 fu creato un collettore delle acque di scarico gestito dal COBALB che, se pur non completo, è riuscito per un certo tempo ad arginare l’inquinamento. Da più di dieci anni, però, il funzionamento del collettore è sempre meno efficiente, e si verificano numerosi sversamenti di acque fognarie; in più l’apporto di nutrienti dall’agricoltura è in aumento.
Come in molti laghi, la sostanza nutriente responsabile del degrado è il fosforo che si trova nelle acque fognarie e fa parte anche dei concimi nell’agricoltura. La sua concentrazione è in continuo aumento ed è raddoppiata negli ultimi dieci anni (grafico fosforo).
Questo fatto è grave: il lago di Bolsena è estremamente vulnerabile perché ci vogliono molti anni, circa 300, per rinnovare le sue acque. Tutte le sostanze inquinanti, compreso il fosforo, rimangono nel lago e vi si accumulano.
Adottare e promuovere comportamenti ecosostenibili:
Contrastare l’abusivismo rilevando e denunciando alle autorità gli sversamenti delle acque di scarico, l’inquinamento di ogni origine, la distruzione della vegetazione naturale presente lungo le coste del lago.