Sull’area del lago di Bolsena insistono attualmente 18 titoli minerari per lo sfruttamento industriale della geotermia che coinvolgono 35 comuni e circa mille chilometri quadrati. Tre titoli riguardano progetti “pilota”, due sono al momento sospesi. Ogni titolo insiste su più comuni; ogni comune è interessato da uno a cinque progetti.
I tre livelli iniziali dell’iter amministrativo verso la realizzazione di un impianto di sfruttamento della risorsa sono:
- l’istanza di permesso di ricerca di risorse geotermiche;
- il permesso di ricerca di risorse geotermiche accordato;
- l’istanza di concessione di coltivazione di risorse geotermiche.
Al livello del permesso di ricerca accordato si possono intraprendere prospezioni di superficie e realizzare pozzi esplorativi al fine di verificare la presenza e l’utilizzabilità della risorsa geotermica. L’esito positivo della ricerca permette di passare alla presentazione dell’istanza di concessione di coltivazione, che comprende tra l’altro la presentazione del progetto completo di sfruttamento e tutte le verifiche di compatibilità ambientale e paesaggistica.
L’iter per impianti normali si svolge a livello regionale, quello per impianti pilota a livello nazionale.
Il percorso per impianti pilota, sebbene simile a quello degli impianti normali, presenta particolarità importanti: Il progetto di ricerca, se autorizzato, porta all’immediata realizzazione dell’impianto, che entra a tutti gli effetti in esercizio per 4 anni + 2 di proroga. Se l’esito della sperimentazione è positivo, potrà essere richiesta la concessione di coltivazione mineraria: l’attività di ricerca è, in questo caso, contestuale alla produzione ed è finalizzata a sperimentare la capacità dell’impianto (già realizzato e in esercizio) di reiniettare il fluido geotermico estratto nelle stesse formazioni di provenienza ed essere effettivamente ad emissioni in atmosfera nulle (così art. 1 co. 3 bis D. Lgs. 22/2010, e precisazioni del MISE, con la Direttiva del 1.7.2011 prot. n. 0014194).
I progetti più avanzati nell’iter amministrativo sono quelli di Castel Giorgio e Torre Alfina, due impianti pilota con permesso di ricerca accordato. Per un terzo progetto, denominato “Nuova Latera”, è stata presentata l’istanza di concessione di coltivazione. Il progetto è in fase di valutazione ambientale.
A ognuno di questi tre progetti è dedicata una sezione (vedi riquadro a destra).