lavori in corso – gennaio 2021

Nell’ultimo post della rubrica lavori in corso (giugno 2020) avevamo presentato il protocollo d’intesa con cui Talete spa e i vari enti del comprensorio del lago di Bolsena coinvolti nella gestione del ciclo delle acque ad uso umano hanno tracciato un percorso per la risoluzione dei problemi del sistema fognario circumlacuale.

Recentemente, un rappresentante di Talete, in un incontro con le associazioni del lago, ha confermato che il protocollo, firmato a maggio 2020, è stato ad oggi applicato e finanziato secondo le disposizioni dell’intesa. Sta per essere completata la prima fase del protocollo che comprende due parti, quella detta “attività di ricognizione”, e una seconda parte detta “attività di manutenzione preliminare“.

Durante l’attività di ricognizione è stata redatta la valutazione dello stato dell’impianto ereditato dal COBALB al fine di determinare e valutare gli interventi immediati necessari per il funzionamento del sistema.

Le attività di manutenzione preliminare in cui Talete si è impegnata a mantenere operativo l’impianto nei limiti delle risorse disponibili, si sono di fatto prolungate oltre il periodo inizialmente previsto, e hanno ottenuto evidenti risultati positivi, in quanto durante l’estate vi sono stati pochi sversamenti e di breve durata, grazie alla sorveglianza continua e ai rapidi interventi della Talete. Il problema principale è stata la mancanza di pompe di scorta per poter garantire la funzionalità.

La seconda fase, detta “attività di conduzione”, che inizierà presumibilmente nel mese di gennaio 2021, prevede la conduzione dell’impianto fognario circumlacuale e delle stazioni di sollevamento da parte di Talete per il periodo di un anno, durante il quale l’impianto dovrebbe essere messo progressivamente a norma. Questa fase è prorogabile a un altro anno. Durante questa fase del protocollo verrà sicuramente attivato il teleallarme. In proposito Talete, al fine di assicurare la massima trasparenza, appare disposta a condividere le informazioni derivanti dal sistema di telecontrollo, redendole visibili agli enti locali e di controllo nei limiti del mantenimento della sicurezza del sistema dal punto di vista informatico aziendale.

Nell’ambito di questa seconda fase è prevista anche una “attività di progettazione” che sarà implementata all’inizio delle attività di conduzione.

Per questa seconda fase la Regione ha stanziato complessivamente 1,2 milioni di euro. L’attività di progettazione prevede l’elaborazione di un progetto per il completo ripristino e la messa a norma del sistema di collettamento ex COBALB, incluso il depuratore di Valentano, ma esclusi il depuratore di Marta e le reti comunali. Per la realizzazione del progetto è stato lanciato dalla Talete un bando di gara (40 mila euro) che è stato vinto da uno studio tecnico di Roma.

Durante le due fasi anzidette, i responsabili dell’impianto rimangono i Comuni, avendolo ricevuto dal curatore fallimentare a seguito del fallimento del COBALB.

Il progetto di ripristino e messa a norma del sistema fognario circumlacuale comprenderebbe il collettamento dei reflui lungo il litorale di Gradoli e dovrebbe prevedere, secondo le prime stime, lavori per un costo dell’ordine di 3-4 milioni di euro.

Come detto, il progetto non include il ripristino delle reti fognarie comunali e il ripristino e la messa a norma del depuratore ubicato nel territorio di Marta. Questo depuratore è completamente fermo e rilascia ormai da più di tre anni tutte le acque fognarie raccolte nel bacino del lago nel fiume Marta. Talete si è dichiarata disponibile a gestire temporaneamente l’impianto, ma per questo occorrono adeguati finanziamenti.

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